I ministri dell'energia decidono il divieto di importazione del gas russo


Nella riunione di lunedì a Lussemburgo, il Consiglio dell'Unione Europea prevede di eliminare definitivamente il gas russo come fonte energetica per i paesi dell'UE. Le importazioni di gas dalla Russia saranno vietate dopo un periodo di transizione fino all'inizio del 2028. L'UE mira a ridurre la propria dipendenza energetica, impedendo al contempo l'afflusso di valuta estera verso la Russia. L'Austria, rappresentata dal Segretario di Stato Elisabeth Zehetner (ÖVP), sostiene il nuovo regolamento.
A seguito dell'attacco russo all'Ucraina, l'UE ha già imposto ampi divieti di importazione di fonti energetiche russe come carbone e petrolio. Dal 2022, l'Unione europea e i suoi Stati membri stanno lavorando all'attuazione del cosiddetto piano "REPowerEU", che, tra le altre cose, prevede una diversificazione degli approvvigionamenti di gas. Sebbene le importazioni di gas dalla Russia siano state ridotte di oltre il 70% tra il 2021 e il 2023, le stime mostrano che quest'anno il gas russo rappresentava ancora circa il 13% delle importazioni nell'Unione. Nella prima metà del 2025, secondo i dati dell'agenzia statistica dell'UE Eurostat, l'UE ha comunque importato gas naturale liquefatto dalla Russia per un valore di quasi 4,5 miliardi di euro. Il gas dalla Russia arriva nell'UE principalmente come GNL e tramite il gasdotto Turkstream.
Divieto dal 2026
Il divieto di importazione di gas naturale russo, sia gassoso che liquido, entrerà in vigore nel 2026. Tuttavia, sono previste eccezioni per i contratti a breve e lungo termine esistenti, il che significa che il divieto di importazione di gas russo si estenderà fino alla fine del 2027. Il periodo transitorio è finalizzato a consentire, in particolare, a Ungheria e Slovacchia di passare a fonti energetiche di altri Paesi. Entrambi i Paesi dipendono attualmente in larga misura dal gas russo. I volumi di gas rimanenti potrebbero essere "ridotti senza significativi impatti economici o rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento", si legge nella proposta di regolamento. Il rispetto e il monitoraggio del divieto di importazione saranno effettuati in stretta collaborazione, in particolare con le autorità doganali.
Una maggioranza qualificata per il regolamento sembrava fuori questione prima della riunione dei Ministri dell'Energia. L'unanimità non è richiesta per i regolamenti. Il Consiglio mira a raggiungere una posizione comune con il Parlamento europeo entro la fine dell'anno.
Bisogna promuovere l'elettrificazione
Altri temi al Consiglio dei Ministri, che implicano scambi piuttosto che decisioni, riguardano l'elettrificazione e la sicurezza energetica in Ucraina e nella Repubblica di Moldova. La Commissione UE sta attualmente lavorando a un piano d'azione per accelerare l'uso dell'elettricità nell'industria europea, nonché nei settori dei trasporti e dell'edilizia. Per quanto riguarda Ucraina e Moldova, si sta discutendo dell'importanza strategica dell'integrazione dei due Paesi nel mercato energetico europeo.
APA
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