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È stato rilevato un episodio di anossia nella parte meridionale del Mar Menor in seguito al passaggio dell'uragano Alice.

È stato rilevato un episodio di anossia nella parte meridionale del Mar Menor in seguito al passaggio dell'uragano Alice.
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Murcia.- I sensori del sistema di monitoraggio del Mar Menor hanno rilevato un episodio di anossia, ovvero mancanza di ossigeno, nella parte meridionale della laguna, pochi giorni dopo il disastro di Alice, secondo l'ultimo rapporto del progetto Belich, a cui partecipano il CSIC, l'IEO, il CEBAS e la Tragsa.

I dati registrati dalle boe e dalle apparecchiature di campionamento in situ indicano una diminuzione dell'ossigeno disciolto sul fondo a livelli inferiori a 2 mg/L, valori tipici di uno stato di anossia, potenzialmente letale per fauna e vegetazione.

Il rapporto attribuisce questa situazione alla stratificazione della colonna d'acqua causata dal massiccio afflusso di acqua dolce dal bacino meridionale in seguito alle piogge del 10 e 11. Questa stratificazione è continuata dal 14 ottobre, impedendo la miscelazione verticale e l'apporto di ossigeno agli strati più profondi.

Parallelamente, i ricercatori hanno rilevato un'intensa proliferazione di fitoplancton a partire dal 12° giorno, con livelli simili a quelli registrati nelle precedenti fioriture o "zuppa verde". Questo fenomeno riduce la penetrazione della luce e aggrava la carenza di ossigeno sul fondo.

I team scientifici rimangono in modalità di crisi, monitorando costantemente il processo per valutarne l'andamento e i potenziali effetti sugli organismi marini. Secondo il rapporto, la durata dell'evento nei prossimi giorni sarà fondamentale per prevenire ulteriori morie nell'ecosistema.

Le conclusioni sono provvisorie e dipenderanno dall'evoluzione delle condizioni meteorologiche nei prossimi giorni. EFEverde

bc/ess

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