L'Oceanogràfic di Valencia celebra l'OceanFest 2024 con arte, scienza e attivismo climatico.

Valencia, 8 maggio (EFE). - L'Oceanogràfic di Valencia ospiterà la terza edizione del festival OceanFest dal 19 al 25 maggio. Questo festival si concentra sulla sensibilizzazione, la conservazione marina e la consapevolezza ambientale sui cambiamenti climatici. Il programma comprende arte urbana, workshop, dibattiti e mostre.
Il festival è stato presentato questo giovedì dalla direttrice dell'Oceanogràfic, Leocadia García-Bartual; il vicedirettore, Marta Calabuig; e la direttrice della Ciutat de les Arts i les Ciències, Ana Ortells, insieme ad alcuni dei protagonisti di questa edizione.
Uno dei momenti salienti del festival sarà la riproduzione del murale "Mediterraneus" dell'artista Dulk, situato nel quartiere Cabanyal. Questo murale comprenderà un'esposizione di schizzi e testi realizzati in collaborazione con l'Oceanogràfic.
Il murale, che simboleggia una spirale con specie marine in via di estinzione, è stato ideato durante un workshop svoltosi all'Oceanogràfic con studenti di Belle Arti. "È uno dei murales più speciali che abbia mai dipinto", ha detto l'artista.
In questa terza edizione dell'OceanFest è forte la presenza dell'arte, che, secondo Calabuig, riflette la sua capacità di entrare in contatto con il pubblico. "Quando riesci a toccare le emozioni, è allora che riesci a cambiare i comportamenti e a spostare le coscienze", ha aggiunto.
Tra gli eventi in programma c'è la mostra all'aperto "Global Change: Oceans, 21 Scientific Evidences", del fotografo subacqueo Enrique Talledo, che documenta l'impatto del cambiamento climatico su vari ecosistemi marini con immagini di grande formato.
La mostra verrà inaugurata il 22 maggio all'Hemisfèric e al Palau de les Arts e sarà corredata da dati scientifici e dalla testimonianza dell'autore.
Talledo terrà anche un workshop di fotografia subacquea all'Oceanogràfic durante l'OceanFest.
Inoltre, l'artista Víctor Soler lancerà un progetto creativo sull'Artico e le sue specie, che sarà presentato nell'edizione del 2026 con il supporto del team scientifico del centro.
Il programma include anche il convegno "Dialogo tra un Sapiens e un Neanderthal", tra lo scrittore Juan José Millás e il paleontologo Juan Luis Arsuaga, moderato dal divulgatore scientifico Pere Estupinyà.
Ispirato alla trilogia di Millás e Arsuaga, l'evento affronterà il rapporto tra uomo e natura, con particolare attenzione all'ambiente marino.
Ci sarà anche un'edizione speciale, registrata in diretta il 23 maggio all'Oceanogràfic, del programma "La Cultureta Gran Reserva", con la partecipazione dello scrittore Manuel Vicent e un dibattito sull'impatto del cambiamento climatico sulla cultura.
Nel fine settimana si terranno workshop partecipativi su tecniche artistiche, economia circolare e riduzione della plastica, oltre alla cerimonia di premiazione del concorso di fotografia subacquea.
Tra questi, spicca il workshop "Il flusso delle acque", tenuto da Ximo Canet, con attività di incisione, serigrafia e stampaggio ispirate al Mediterraneo.
La collezione di stoviglie di beneficenza Oceancook, ispirata alle specie marine in via di estinzione e sviluppata in collaborazione con Cookplay, sarà presentata il 10 giugno.
I profitti delle opere, sviluppate a partire da immagini TC di esemplari reali, saranno destinati a progetti di conservazione. EFE
psh/cbr
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