La rimozione delle barriere e la creazione di passaggi per i pesci stabilizzano la popolazione di salmoni riproduttori.

Madrid, 20 giugno (EFE).- Il miglioramento della continuità longitudinale del fiume, attraverso misure come la rimozione di dighe e chiuse obsolete e la costruzione di passaggi per i pesci in quelle ancora in uso, ha contribuito a stabilizzare il numero di salmoni riproduttori nel Bidasoa a circa 300 all'anno.
Questa è la conclusione di uno studio scientifico promosso dal progetto LIFE Kantauribai, finanziato dall'UE, che analizza l'evoluzione delle popolazioni di salmone nel fiume Bidasoa negli ultimi 30 anni e pubblicato sulla piattaforma Wiley Online Library della casa editrice accademica e scientifica Wiley.
Il lavoro è stato realizzato da ricercatori del Gruppo di Ecoidraulica Applicata dell'Università di Valladolid e da tecnici della Giunta della Navarra e dell'azienda pubblica di gestione ambientale Orekan (ex GAN-NIK).
Dopo aver esaminato tre decenni di dati, gli autori del documento ritengono essenziale continuare ad attuare misure volte a ripristinare la continuità longitudinale dei fiumi, nonché azioni di protezione durante la migrazione a valle, per garantire la sopravvivenza e la conservazione del salmone e del resto delle specie che popolano il Bidasoa.
Inoltre, hanno individuato altri fattori che influenzano la sostenibilità a lungo termine delle popolazioni, come la pressione della pesca concentrata sulle femmine pluriinvernali (riproduttrici primarie) e il riscaldamento globale, che influenza la disponibilità di cibo e riparo durante le fasi marine e fluviali.
Nonostante tutto, i ricercatori sono ottimisti sulla continua esistenza della specie nel bacino del fiume Bidasoa.
Life Kantauribai opera in cinque bacini del Golfo di Biscaglia: Oria e Urumea, tra Navarra e Guipúzcoa; Nive e Nivelle, tra Aquitania e Navarra; e Bidasoa, condiviso da tutti e tre. L'obiettivo è migliorarne le condizioni ripristinando la continuità longitudinale eliminando gli ostacoli.
Si prevede che il progetto rimuova 25 dighe, chiuse e guadi in disuso e ne equipaggi altri 7 ancora in uso con passaggi per i pesci.
Inoltre, ha implementato un ampio sforzo tecnologico nel fiume Bidasoa per comprendere come le barriere fluviali influenzino i salmoni sia durante la risalita del fiume che durante la discesa verso il mare, dato il sospetto che molti finiscano per morire nei canali o nelle turbine delle centrali idroelettriche. EFEverde
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