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Area metropolitana di Lione. Moto, auto, bicicletta elettrica, pattini a rotelle o TCL: chi arriverà per primo?

Area metropolitana di Lione. Moto, auto, bicicletta elettrica, pattini a rotelle o TCL: chi arriverà per primo?

Giovedì 9 ottobre, nel tardo pomeriggio, nell'ora di punta, cinque volontari della Federazione dei Motociclisti Arrabbiati del Rodano (FFMC 69) sono partiti da Vénissieux alla volta di Caluire-et-Cuire. Chi è stato il più veloce? E il risultato offre spunti di riflessione sulla mobilità nell'area metropolitana di Lione, dove i veicoli a due ruote motorizzati sono in forte espansione.

I cinque collaudatori sulla linea di partenza a Vénissieux, nel villaggio di Mo-Town. Foto fornita dalla FFMC.
I cinque collaudatori sulla linea di partenza a Vénissieux, nel villaggio di Mo-Town. Foto fornita dalla FFMC.

Giovedì 9 ottobre, la Federazione Francese dei Motociclisti Arrabbiati del Rodano (FFMC69) ha condotto il suo "Test di Mobilità 2025" nell'area metropolitana di Lione, un'esercitazione su vasta scala per confrontare tempi e costi di diverse modalità di viaggio. Questa iniziativa fa parte del protocollo FEMA (Federazione delle Associazioni Motociclistiche Europee), che dal 2014 invita le sue associazioni affiliate a condurre questi test di mobilità urbana ogni due anni.

Il principio è semplice: a un orario prestabilito, diversi volontari percorrono lo stesso itinerario utilizzando diversi mezzi di trasporto (auto, moto, bicicletta elettrica, trasporto pubblico e persino pattini a rotelle (in combinazione con il trasporto pubblico) per misurare concretamente il tempo di percorrenza, il costo e la praticità di ciascuno.

Per questa edizione di Lione, il test ha riprodotto il tragitto giornaliero di un dipendente della Mutuelle des motards: circa 16 km tra il villaggio di Vénissieux , a sud, e Caluire-et-Cuire, a nord della metropoli. La partenza è stata data alle 18:15, in piena ora di punta, con una chiara indicazione: rispettare il codice della strada, non correre rischi e viaggiare in condizioni reali.

Il motociclista ha concluso al primo posto in soli 28 minuti. Ha percorso i 16 km consumando poco più di mezzo litro di benzina (0,55 l), per un costo stimato di 0,94 euro. La fluidità del traffico e la possibilità di guidare in modalità "lane-splitting" spiegano in parte questa prestazione.

L'auto arriva quindi, 36 minuti dopo la partenza, con una spesa di 1,69 euro per 1,07 litri di gasolio consumati. Ha perso tempo a trovare un parcheggio, dove c'erano ancora posti per le moto.

Il ciclista in e-bike ha completato il podio: 48 minuti per 13 km percorsi (l'assistenza si interrompeva oltre i 25 km/h) e un costo di due centesimi di elettricità praticamente nullo. Un risultato incoraggiante. Tuttavia, il partecipante era un ciclista esperto, ben lontano dal profilo medio degli utenti quotidiani.

Il pattinatore ha impiegato 1 ora e 7 minuti per raggiungere Caluire, con un ritardo di 14 minuti dovuto a un cambio di autobus. Il pedone che ha utilizzato i mezzi pubblici ha completato il viaggio in 1 ora e 26 minuti, dopo due cambi (autobus-metro-autobus) e un'attesa media di oltre 11 minuti a ogni fermata. Costo stimato da questi ultimi due: 1,72 euro, rapportato a un abbonamento mensile TCL.

  • Mancano dalla foto il pedone arrivato dopo un viaggio di 1 ora e 26 minuti, 19 minuti dopo il penultimo, e lo skater che ha utilizzato i mezzi pubblici per una parte del suo tragitto. Foto fornita da FFMC
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  • Il percorso stradale tra i due punti da collegare prevedeva un tragitto in auto di 16,1 km per un tempo stimato tra i 22 e i 45 minuti. Foto Google Map

Per la FFMC 69, i risultati confermano un dato già osservato nelle precedenti edizioni europee. "In un viaggio dalla periferia sud a quella nord, il mezzo di trasporto più inappropriato rimane il trasporto pubblico, anche parziale", sottolinea l'associazione per i diritti dei motociclisti. Nonostante un costo agevolato, il tempo di percorrenza è considerato "un deterrente per i lavoratori".

La VAE sembra essere un'alternativa interessante per chi dà priorità al risparmio e all'esercizio fisico, "ma la sua rilevanza dipende dal profilo dell'utente e dalla topografia urbana".

La moto, d'altra parte, si distingue come la migliore opzione per ridurre i tempi di percorrenza mantenendo costi ragionevoli. La FFMC sottolinea che, oltre all'efficienza, i veicoli a due ruote motorizzati hanno un impatto ambientale favorevole : "Metà delle emissioni di CO2 (anidride carbonica) rispetto a un'auto, zero NOx (ossido di azoto) e molte meno particelle fini", insiste l'associazione.

Per la federazione, che mira a sviluppare l'uso dei veicoli a due e tre ruote, il loro ruolo nelle politiche di mobilità deve essere riconsiderato. "Prima di tentare di vietare le auto private negli spazi pubblici, dovremmo riconoscere le motociclette come un'alternativa autentica e credibile per questo tipo di spostamento", sostiene la FFMC 69. In un contesto di transizione ecologica e crescente congestione urbana: "La motocicletta non è un problema, ma parte della soluzione".

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