Accordo UE–Indonesia. Focus su materie prime, energia, superconduttori e automotive

L’Unione Europea e l’Indonesia hanno concluso due accordi storici, il Comprehensive Economic Partnership Agreement (CEPA) e l’Investment Protection Agreement (IPA). Lo scopo è aprire una nuova era di collaborazione economica con al centro anche automotive, digitale, telecomunicazioni, energia e materie prime critiche.
ll 23 settembre 2025 segna una data storica per le relazioni economiche tra Europa e Asia. Dopo quasi dieci anni di negoziati, l’Unione Europea e l’Indonesia hanno finalizzato il Comprehensive Economic Partnership Agreement (CEPA) e l’Investment Protection Agreement (IPA). Si tratta di due intese di ampio respiro destinate a ridisegnare le catene globali del valore, favorire l’innovazione e garantire forniture sicure e sostenibili di energia e materie prime critiche.
Un passo decisivo reso possibile dall’accordo politico raggiunto lo scorso luglio dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal Presidente indonesiano Prabowo Subianto, e guidato in prima linea dal Commissario europeo al Commercio e alla Sicurezza Economica Maroš Šefčovič, oggi in visita a Giacarta per incontrare imprese europee e locali.
“Ci impegniamo a rafforzare ulteriormente la diversificazione e i partenariati, per sostenere l’occupazione nell’UE e favorire la crescita economica. L’accordo con l’Indonesia apre nuove opportunità per imprese e agricoltori in un’economia ampia e in rapida espansione, garantendoci al contempo una fornitura stabile e prevedibile di materie prime critiche, fondamentali per le tecnologie pulite e l’industria siderurgica europea” ha commentato la Presidente della Commisione Europea Ursula von der Leyen.
Uno degli aspetti più innovativi dell’intesa riguarda il settore automotive. L’accordo riduce drasticamente le barriere tecniche e i costi di omologazione: i veicoli UE con certificazioni ONU già riconosciute non dovranno più sottoporsi a ulteriori test in Indonesia, aprendo così la strada a un accesso più rapido ed economico al mercato.
Entro il 2033, l’Indonesia allineerà completamente le proprie normative agli standard UNECE 1958, garantendo che le tecnologie europee – dai veicoli elettrici ai sistemi avanzati di sicurezza – siano accettate senza ritardi o duplicazioni burocratiche. Allo stesso tempo, l’accordo facilita l’ingresso nel mercato europeo dei veicoli indonesiani conformi agli stessi standard, creando un ecosistema competitivo e sostenibile.
Maroš Šefčovič, Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, Relazioni Interistituzionali e Trasparenza, ha dichiarato in merito:
“Rimuovendo gradualmente il dazio del 50% sulle importazioni di auto dall’Indonesia, l’accordo crea nuove opportunità per le esportazioni automobilistiche europee e per gli investimenti nei veicoli elettrici. Sono convinto che la conclusione dei negoziati odierna rappresenti solo l’inizio di un entusiasmante nuovo capitolo. Nell’economia globale odierna, caratterizzata da incertezze, le relazioni commerciali non sono semplicemente strumenti economici: sono asset strategici che riflettono fiducia, allineamento e resilienza“.
L’Indonesia è tra i principali produttori mondiali di materie prime critiche, essenziali per la rivoluzione verde e digitale. Parliamo di nichel, rame, bauxite e altri minerali strategici, indispensabili per batterie, energie rinnovabili e tecnologie digitali.
Il CEPA rafforza la sicurezza delle catene di approvvigionamento europee, assicurando flussi commerciali prevedibili, affidabili e sostenibili. L’intesa include, inoltre, impegni sulla valutazione degli impatti ambientali, sulla cooperazione in materia di sostenibilità e sulla riduzione dei dazi per agevolare esportazioni e investimenti.
Per l’UE, questo significa ridurre la dipendenza da fornitori instabili e garantire l’accesso a risorse fondamentali per lo sviluppo di settori chiave come l’automotive elettrico, l’eolico offshore, l’idrogeno e la produzione di semiconduttori.
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