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CBAM, Commissione UE apre consultazione sulla carbon tax alle frontiere

CBAM, Commissione UE apre consultazione sulla carbon tax alle frontiere
commissione ue progetti | ESG News

La Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni e contributi su alcuni temi chiave del CBAM, il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera, introdotto dall’UE nel 2023. Spesso definito come “carbon tax alle frontiere” il CBAM è stato istituito per evitare che le aziende europee, soggette a regolamentazione sempre più stringente nell’ambito del Green Deal, spostino la produzione in Paesi extra-UE dove i controlli sulle emissioni sono meno severi, o che vengano importati prodotti più inquinanti rispetto a quelli realizzati nell’UE.

Il meccanismo si applica già ad alcuni settori chiave: cemento, ferro e acciaio, alluminio, fertilizzanti, elettricità e idrogeno. Chi importa questi prodotti deve pagare un costo del carbonio simile a quello che sostengono le imprese europee tramite l’EU ETS (il sistema europeo di scambio delle quote di emissione). A giugno, nell’ambito dei pacchetti Omnibus della Commissione, che puntano a semplificare le normative UE in ambito di sostenibilità, le PMI sono state escluse dalla tassa sulla CO2 del CBAM.

Lanciata il 28 agosto con deadline 25 settembre 2025, la consultazione riguarda, in particolare, tre aspetti centrali, ovvero:

  1. Come calcolare le emissioni incorporate nei prodotti soggetti al CBAM.
  2. Come adattare i certificati CBAM in relazione alle quote gratuite di CO₂ che alcune industrie europee ricevono nell’EU ETS.
  3. Come considerare il prezzo del carbonio eventualmente già pagato nei Paesi terzi.

Stando a quanto si legge in una nota della Commissione Europea l’obiettivo della call for evidence è semplificare le regole del CBAM e ridurre i costi amministrativi, dare maggiore certezza e trasparenza alle imprese, aiutare gli Stati membri a gestire meglio l’applicazione del meccanismo e rafforzare l’efficacia complessiva del sistema.

Sono invitati a rispondere alla consultazione e dare il proprio contributo le imprese europee e non europee coinvolte dal CBAM, le autorità nazionali e doganali, sia UE che extra-UE, ricercatori, ricercatrici e università, che possono condividere studi e dati scientifici utili.

È possibile inviare il proprio feedback fino al 25 settembre 2025 ai seguenti link:

esgnews

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