Equinozio d'autunno 2025: cos'è, quando cade e alcune curiosità

L’estate 2025 sta ufficialmente per concludersi. Nonostante il rialzo delle temperature degli ultimi giorni, la stagione delle vacanze al mare, dei tramonti e delle giornate senza fine, non tarderà a salutarci. Infatti, l’equinozio d’autunno, ossia il momento simbolico che segna il passaggio alla nuova stagione, è vicinissimo. Nel 2025 cadrà lunedì 22 settembre e da quel preciso momento ci sarà un cambio temporale-stagionale importante: nell’emisfero boreale si entrerà ufficialmente nella stagione autunnale, mentre in quello australe inizierà la primavera.
Ma che cos’è esattamente l’equinozio? Perché non cade sempre lo stesso giorno? E quali significati, scientifici e spirituali, porta con sé questo appuntamento che da millenni affascina culture di ogni parte del mondo?
Che cos’è l’equinozio d’autunno e che cosa avvieneLa parola “equinozio” deriva dal latino aequus nox, ossia “notte uguale”. Si tratta del momento in cui il Sole si trova esattamente sopra l’equatore celeste e i raggi solari colpiscono la Terra in modo perpendicolare. In teoria, questo comporterebbe una perfetta parità tra ore di luce e ore di buio in tutto il pianeta. In realtà, le cose sono un po’ più complesse: a causa della rifrazione atmosferica, che fa apparire il Sole all’orizzonte qualche minuto prima che emerga davvero, e del calcolo ufficiale dell’alba (legato al primo raggio visibile), la giornata dell’equinozio regala sempre qualche minuto in più di luce.
Il vero giorno in cui il bilancio è perfettamente equilibrato si chiama “equilux” e cade pochi giorni dopo.
Quando cade l’equinozio d’autunno 2025L’equinozio non è un’intera giornata, ma un istante preciso. Nel 2025 la data da segnare in calendario è lunedì 22 settembre. L’orario? Le 18:19 UTC, che corrispondono alle 20:19 ore italiane. Sarà in quell’esatto momento che diremo addio all’estate, accogliendo a braccia aperte la stagione del foliage, dell’odore di cannella e dell’accorciarsi delle giornate. C’è chi ama tutto questo e chi, invece, vorrebbe rimanere in estate per sempre.

Come accade spesso per gli altri appuntamenti di stagione, anche l’equinozio d’autunno non cade sempre nella stessa data. Esso, infatti può oscillare tra il 21 e il 24 settembre e la ragione di tale oscillazione sta nella differenza tra l’anno solare del calendario (quindi quello da 365 giorni) e l’anno siderale, ossia il tempo che la Terra impiega a compiere un’intera rivoluzione attorno al Sole (365 giorni, 6 ore e 9 minuti). Una discrepanza apparentemente minima, che compensata con l’introduzione degli anni bisestili, fa sì che l’equinozio slitti leggermente da un anno all’altro.
Quando inizia l’autunno? Le tre definizioniL’inizio dell’autunno può essere interpretato in modi diversi e tendenzialmente la classificazione che se ne fa comprende tre grandi filoni:
- Autunno astronomico: è basato su equinozi e solstizi, individua nell’equinozio d’autunno il momento di passaggio ufficiale;
- Autunno meteorologico: i climatologi dividono l’anno in trimestri legati alle temperature medie. In questo schema, l’autunno coincide con settembre, ottobre e novembre;
- Autunno fenologico: segue i segnali della natura, come la caduta delle foglie, la maturazione dei frutti o la migrazione degli uccelli.
L’equinozio d’autunno non è solo un evento astronomico: secondo la NASA, in questo periodo l’allineamento tra Terra e Sole amplifica l’interazione con il vento solare, aprendo “fessure” nel campo magnetico terrestre. Il risultato? Una maggiore possibilità di osservare spettacolari aurore boreali, che si manifestano con frequenza doppia rispetto al resto dell’anno.
Ma oltre alla dimensione scientifica, l’equinozio d’autunno ha sempre avuto un forte valore simbolico. La parità tra giorno e notte diventa metafora di equilibrio interiore, dunque un invito a fermarsi e a riflettere. Non a caso, infatti, si parla molto spesso di equilibrio cosmico, quando la perfetta simmetria tra luce e oscurità richiama la necessità, individuale, di cercare armonia anche nella nostra vita. Non solo, perché all’equinozio d’autunno si associa spesso il ritorno alla misura: cioè? Con il passaggio dall’estate alla stagione autunnale, si segna simbolicamente la fine dell’abbondanza estiva e si introduce un tempo diverso, fatto di purificazione e semplificazione. Una specie di detox, per utilizzare un termine contemporaneo.
Infine, ma non per minore importanza, equinozio d’autunno è sinonimo di “bilancio personale”. Proprio come la natura conclude i raccolti, anche noi in quanto esseri umani siamo spinti a fare un resoconto, chiedendoci che cosa abbiamo seminato e quali frutti stiamo raccogliendo.
Come si festeggia l’equinozio d’autunno nel mondo?L’equinozio è celebrato da millenni in diverse culture. Tra le ricorrenze che ancora oggi continuano a testimoniarlo, ci sono: Due ricorrenze, in particolare, lo testimoniano ancora oggi:
- Mabon, la festa pagana dell’equilibrioNata dalle tradizioni celtiche e riscoperta in epoca moderna, Mabon è una delle otto festività della “ruota dell’anno” neopagana. È un ringraziamento per i doni della natura, ma anche un invito all’introspezione;
- La Festa di metà autunno in Cina (o Festa della Luna)Si celebra da oltre 3000 anni il quindicesimo giorno dell’ottavo mese del calendario cinese, in concomitanza con la luna piena più luminosa dell’anno. Simbolo della riunione familiare e dell’armonia cosmica, unisce l’elemento lunare con il ciclo stagionale, legando natura e spiritualità.
Lunedì 22 settembre 2025, quando il Sole attraverserà l’equatore celeste, non cambierà solo la stagione, cambierà anche il modo di percepire il tempo, la natura e tutto ciò che riguarda la sfera personale. L’equinozio d’autunno parte dall’astronomia, ma è proprio dall’astronomia che nasce la consapevolezza di essere parte di un ciclo più grande, fatto di sole e buio, di raccolti e di nuove semine. Benvenuto autunno 2025.
La Repubblica