Scooter elettrici ricaricati in rete: a Friburgo l’esperimento per risparmiare energia

Gli scooter elettrici dei postini svizzeri sono diventati protagonisti di un progetto pilota che sposa sostenibilità e risparmio. Da una parte infatti consentirà alla Posta Svizzera di ridurre la spesa per l’energia e dall’altra la rete elettrica di Friburgo potrà godere di una migliore stabilità. Il cuore dell’intero sistema è nella cosiddetta tecnologia vehicle-to-grid (V2G), ovvero la possibilità di scaricare in rete l’energia residua delle batterie dei veicoli e ricaricare quando le tariffe sono più convenienti. Senza contare la possibilità di usare sempre le stesse batterie come potenziali nodi di stoccaggio energetico per la rete del territorio – in questo caso del comune di Friburgo. Ovviamente questa ultima funzione è in prospettiva futura poiché ci vorrebbe un parco veicoli enorme. Il programma pilota, che è iniziato a fine maggio e durerà quattro mesi, vede coinvolti l’Ufficio federale dell'energia (UFE), la Posta Svizzera, il fornitore dei veicoli Kyburz Switzerland AG, il gestore della rete elettrica Group-E e l'Istituto di elettrotecnica della Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU).
In pratica grazie alla ricarica bidirezionale, ovvero la ricarica e la scarica delle batterie dei veicoli elettrici tramite un sistema collegato alla rete, è possibile raggiungere due obiettivi. Il primo è quello di far caricare gli e-scooter nel momento in cui le tariffe sono più basse (quindi di notte); il secondo è quello di far immettere l’energia residua della giornata (di giorno a tariffe più care) e dar vita a una sorta di centrale elettrica virtuale per supportare un funzionamento più efficiente della rete. "Non appena gli scooter arrivano al deposito nel primo pomeriggio, calcoliamo i profili di carica e scarica in base alla tariffa variabile del Groupe-e, per sfruttare al meglio i veicoli a supporto della rete elettrica", ha dichiarato Severin Nowak, docente presso la HSLU. L’unico limite invalicabile è quello di assicurare che le batterie siano totalmente cariche per le 5 della mattina, quando iniziano le consegne della posta.
Da rilevare che l’azione di arbitraggio energetico potrebbe consentire alla Posta Svizzera non solo di risparmiare ma guadagnare anche qualcosa. Questo è possibile grazie alle tariffe elettriche dinamiche, che ad esempio Groupe-e applica già nella zona di Friburgo. Ovviamente per il risultato economico il condizionale è d’obbligo perché l’attuale parco e-scooter è di sole nove unità: si tratta di modelli elettrici tradizionali che sono stati resi compatibili con il progetto. Ad ogni modo le attuali proiezioni indicano un valore aggiunto di 2.500 franchi svizzeri (al cambio 2671 euro) per veicolo per l'intero ciclo di vita. La sperimentazione consentirà di comprendere soprattutto la fattibilità tecnica della ricarica bidirezionale con corrente alternata – le batterie tradizionalmente lavorano con corrente continua, quindi con un movimento di elettroni verso “un’unica” direzione. "Questa è l'innovazione chiave del progetto. I dispositivi di bordo che stiamo utilizzando sono i primi nel loro genere", ha concluso Erik Wilhelm di Kyburz.
La Repubblica