Le tartarughe, un modello promettente per studiare la longevità e prevenire il cancro

Editoriale scientifico, 9 luglio (EFE). - Le tartarughe raramente sviluppano il cancro grazie ai meccanismi biologici unici che le proteggono, nonostante le loro grandi dimensioni e la loro longevità. Gli scienziati hanno suggerito che potrebbero essere modelli molto utili e promettenti per studiare l'invecchiamento sano e la resistenza al cancro negli esseri umani.
Un nuovo studio, coordinato da ricercatori dell'Università di Nottingham (Regno Unito), ha fornito la prova più solida finora dimostrata che il cancro è estremamente raro nelle tartarughe, con solo l'1% degli individui colpiti dalla malattia, un tasso molto più basso rispetto ai mammiferi o agli uccelli. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati questo mercoledì sulla rivista BioScience.
Lo studio è stato condotto dalla ricercatrice Ylenia Chiari della School of Life Sciences dell'Università di Nottingham, insieme allo scienziato Scott Glaberman dell'Università di Birmingham. Ricercatori provenienti da zoo di Stati Uniti, Regno Unito ed Europa hanno collaborato allo studio, fornendo cartelle cliniche e autopsie di centinaia di tartarughe degli zoo.
I risultati sono stati "sorprendenti", secondo i ricercatori, non solo per il basso numero di casi di cancro, ma anche perché, quando comparivano, i tumori non si diffondevano quasi mai.
Tartarughe dalle dimensioni enormi e secolariAlcune specie di tartarughe raggiungono dimensioni enormi: le tartarughe giganti delle Galapagos e di Aldabra, ad esempio, possono pesare centinaia di chilogrammi e sono note anche per la loro lunga aspettativa di vita: molte vivono fino a centenari.
Una tartaruga raggiata dello zoo di Chester, di nome Burt, è nata nel 1945 e può vivere più di 100 anni, mentre alcune tartarughe giganti delle Galapagos e di Aldabra hanno vissuto più di 150 anni.
Si prevede che le specie di grandi dimensioni e longeve siano maggiormente a rischio di cancro, poiché un numero maggiore di cellule implica una maggiore probabilità che qualcosa vada storto, ma le tartarughe sembrano sfidare questo schema, hanno osservato nel loro studio.
Il segreto potrebbe risiedere nelle loro forti difese contro i danni cellulari, in un metabolismo lento che riduce lo stress cellulare e in geni unici che li proteggono dal cancro. I ricercatori hanno suggerito che questi animali potrebbero offrire preziosi indizi per prevenire o curare il cancro negli esseri umani e rappresentano un modello promettente per studiare l'invecchiamento sano e la resistenza al cancro.
La ricercatrice Ylenia Chiari ha confermato l'"incredibile" rarità del cancro in questi animali, ha sottolineato che le tartarughe rappresentano un modello inutilizzato per comprendere la resistenza al cancro e l'invecchiamento sano e ha inoltre elogiato il ruolo fondamentale che gli zoo svolgono nel progresso della scienza.
Diverse specie di tartarughe sono classificate come in pericolo o in grave pericolo di estinzione nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) a causa di varie minacce, tra cui la pressione dei cambiamenti climatici, la perdita di habitat e il commercio illegale di animali domestici.
Molti degli zoo che hanno fornito i dati utilizzati per questo studio partecipano a programmi di riproduzione conservativa volti a salvare specie come queste dall'estinzione. EFE
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