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COP30 a Belém: speranza in tempi di incertezza climatica. Di Arturo Larena (Direttore di EFEverde.com)

COP30 a Belém: speranza in tempi di incertezza climatica. Di Arturo Larena (Direttore di EFEverde.com)

Di Arturo Larena / EFEverde

Trentatré anni dopo il Summit della Terra di Rio de Janeiro (Conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo Sviluppo), il mondo guarda di nuovo al Brasile. La COP30 (Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) si sta svolgendo in un mondo segnato dall'instabilità geopolitica, dall'aumento del negazionismo climatico e dalla stanchezza sociale di fronte alla crisi climatica. Eppure, è anche un momento in cui scienza, innovazione e cooperazione internazionale offrono motivi di speranza e presentano l'adattamento come un'opportunità.

L'Amazzonia, specchio del futuro

Belém, alle porte dell'Amazzonia, non è un luogo qualunque. È il palcoscenico in cui il mondo deciderà se è in grado di preservare il suo più grande laboratorio naturale e il suo scudo più potente contro il riscaldamento globale.

Senza foreste, acqua e biodiversità, non c'è economia, non c'è sicurezza e non c'è futuro possibile. Il Brasile ha presentato questa edizione come la "COP dell'attuazione", l'incontro in cui le promesse devono essere tradotte in azioni concrete, dieci anni dopo l'Accordo di Parigi e trent'anni dopo la prima Conferenza delle Parti.

Il Vertice dei leader (6-7 novembre) ha riunito delegazioni di 143 paesi e 57 capi di Stato e di governo, con Luiz Inácio Lula da Silva come ospite e Pedro Sánchez in rappresentanza della Spagna. Il messaggio è chiaro: la crisi climatica non può aspettare, ma non può essere affrontata senza giustizia sociale e vera cooperazione.

Due sfide e un'opportunità

I negoziatori arrivano a Belém con due compiti urgenti:

  • Colmare il divario di ambizione nei contributi determinati a livello nazionale (NDC).
  • Ripristinare la fiducia nei finanziamenti per il clima, indebolita da ritardi e promesse non mantenute.

Tra le priorità del Brasile c'è la creazione del Tropical Forests Forever Fund (TFFF), che mira a mobilitare 125 miliardi di dollari per premiare i paesi che proteggono le proprie foreste pluviali. Il Brasile sta inoltre promuovendo la Roadmap Baku-Belém, con l'obiettivo di raggiungere 1,3 trilioni di dollari all'anno in finanziamenti per il clima entro il 2030, e propone di quadruplicare la produzione di biocarburanti entro il 2035.

Maggiori informazioni sulla proposta brasiliana su EFEverde.

Foreste, biodiversità e soluzioni naturali

La protezione delle foreste tropicali sarà uno dei temi principali della COP30. Le soluzioni basate sulla natura potrebbero contribuire fino al 37% della mitigazione globale necessaria entro il 2030, un approccio tanto efficace quanto sottovalutato.

Il TFFF mira a consolidare finanziamenti stabili, duraturi ed equi per questi ecosistemi.

In un pianeta in cui la "regressione" minaccia di relegare l'agenda ambientale, le foreste continuano a ricordarci qualcosa di essenziale: proteggere la natura significa proteggere noi stessi.

Finanza climatica: giustizia e fiducia

Il dibattito finanziario sarà cruciale. I Paesi devono definire un nuovo quadro finanziario globale per il clima, più trasparente ed equo, per raggiungere l'obiettivo di 1,3 trilioni di dollari all'anno.

Senza questa base economica, mantenere il limite di 1,5°C sarà un'illusione.

Maggiori dettagli sulle chiavi finanziarie e di cooperazione presso EFEverde.

Giusta transizione

Un altro obiettivo essenziale di Belém sarà una transizione giusta. Non si tratta solo di cambiare le tecnologie, ma di cambiare i modelli, garantendo che nessuno venga lasciato indietro. Promuovere un'economia a basse emissioni di carbonio significa offrire nuove opportunità di lavoro, formazione green e protezione sociale ai settori e alle comunità più vulnerabili alla trasformazione energetica.

Dall'America Latina all'Europa, giustizia climatica e giustizia sociale devono andare di pari passo. Solo una transizione che coniughi inclusione, lavoro dignitoso e sostenibilità sarà in grado di consolidare il sostegno dei cittadini necessario per mantenere viva l'ambizione climatica.

Adattamento, perdita e danno: il debito in sospeso

L'adattamento è il volto più umano di questa crisi. Belém dovrebbe attuare l'Obiettivo Globale di Adattamento, stabilire obiettivi misurabili e garantire finanziamenti accessibili ai Paesi più vulnerabili.

Come ha sottolineato André Corrêa do Lago, presidente della COP30, “è giunto il momento di lasciarsi alle spalle l’inerzia”.

Perdite e danni sono già realtà tangibili, ma lo sono anche la resilienza e la capacità di risposta delle comunità che vivono in prima linea contro i cambiamenti climatici.

Europa, è tempo di verità

L'Europa arriva in Brasile con la sfida di mantenere la sua leadership climatica. L'Unione Europea ha approvato una riduzione del 90% delle emissioni di CO₂ entro il 2040, seppur con notevole flessibilità.

La questione è se il blocco riuscirà a coniugare ambizione, coerenza e giustizia sociale in un contesto globale di guerre, tensioni commerciali e disinformazione sul clima.

Da Parigi a Belém: un decennio per agire

Dieci anni dopo l'accordo di Parigi, gli investimenti in energia pulita sono ormai il doppio di quelli nei combustibili fossili, ma le traiettorie attuali ci allontanano ancora di più dagli obiettivi climatici.

La sfida non è tecnologica, ma politica. La scienza offre le soluzioni; ciò che manca è la volontà di attuarle.

Una finestra di speranza

Belém non è solo un luogo di incontro: è il riflesso del vero impegno dell'umanità. In un'epoca in cui il rumore e il dissenso politico minacciano di paralizzare il progresso, questo vertice può restituire qualcosa di essenziale: la speranza che sia ancora possibile cambiare rotta.

Perché anche nei momenti più difficili, la cooperazione e l'azione congiunta restano il nostro strumento migliore contro il cambiamento climatico.

Per saperne di più su EFEverde:

Informazioni su @CDOverde Arturo Larena, direttore di EFEverde.com, modera il colloquio del Forum Última Hora/Valores organizzato dal Gruppo Serra a Palma di Maiorca

Green Opinion Creators #CDO è un blog collettivo coordinato da Arturo Larena , direttore di EFEverde

Questo articolo di opinione può essere riprodotto liberamente, citando i suoi autori e EFEverde.

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Questo blog di "green influencer" è stato finalista agli Orange Journalism and Sustainability Awards 2023 nella categoria "nuovi formati".

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