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Allarme IAEA sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya: una minaccia reale nel cuore dell’Europa

Allarme IAEA sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya: una minaccia reale nel cuore dell’Europa

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) ha lanciato un nuovo allarme sulla centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande d’Europa. A causa dei ripetuti attacchi bellici, dal 7 maggio l’impianto è alimentato da una sola linea elettrica esterna, un collegamento fragile e insufficiente per garantire il raffreddamento sicuro dei sei reattori e del combustibile nucleare esaurito.

Mentre si parla di una minaccia nucleare non ancora confermata che alimenta l’instabilità geopolitica globale, l’IAEA ha invece focalizzato l’attenzione su dati concreti e verificati. Il Direttore Generale Rafael Mariano Grossi ha evidenziato il crescente rischio legato alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya (ZNPP), sottolineando come la situazione resti estremamente precaria.

Dallo scorso 7 maggio, dopo la perdita dell’ultima linea di riserva, la centrale dipende da un’unica linea elettrica da 750 kV per fornire energia necessaria al raffreddamento dei sei reattori e del combustibile esaurito. Prima del conflitto, la centrale poteva contare su ben dieci linee esterne, una condizione ora drasticamente compromessa.

Grossi ha spiegato: “L’estrema fragilità dell’alimentazione elettrica esterna e le difficoltà nell’approvvigionamento dell’acqua di raffreddamento, aggravate dalla distruzione della diga di Kakhovka, rendono la sicurezza della centrale altamente precaria. Prima di pensare a un possibile riavvio, servono risposte a molte criticità”.

La linea da 330 kV è stata disconnessa a causa di attività militari nelle vicinanze della centrale, rendendo il sistema energetico del sito vulnerabile. Anche se i sei reattori sono in spegnimento a freddo dal 2024, hanno ancora bisogno di un costante flusso d’acqua per il raffreddamento dei nuclei.

Il team IAEA presente a Zaporizhzhya ha registrato quasi quotidianamente esplosioni nelle vicinanze, un segnale della pericolosa vicinanza della centrale al fronte di guerra. Le ispezioni di sicurezza continuano costantemente per monitorare la situazione.

Anche nelle altre centrali nucleari operative in Ucraina — Khmelnytskyy, Rivne e Ucraina Meridionale — e nel sito di Chernobyl, si segnalano allarmi antiaerei e condizioni di rischio elevate per il personale.

L’IAEA ha effettuato finora 142 spedizioni di attrezzature e supporto tecnico per la sicurezza nucleare in Ucraina dall’inizio del conflitto. Recentemente, l’Ukrainian Geological Company ha ricevuto dispositivi portatili per il monitoraggio della radioattività nell’ambito del programma ISAMKO, per far fronte alle criticità generate dalle inondazioni causate dalla distruzione della diga di Kakhovka nel 2023. Questi ultimi invii sono stati finanziati con il contributo del Giappone.

energiaitalia

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