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Consiglio UE sulla competitività: Italia, Francia e Germania puntano su azioni rapide per le energivore

Consiglio UE sulla competitività: Italia, Francia e Germania puntano su azioni rapide per le energivore

In occasione del Consiglio UE sulla competitività del 30 settembre a Bruxelles, Italia, Francia e Germania hanno presentato un appello congiunto per mettere l’industria al centro della transizione verde e tutelare i settori ad alta intensità energetica. L’Industrial Accelerator Act (IAA) è stato indicato come strumento chiave per rafforzare la competitività industriale europea e garantire l’autonomia strategica dell’UE.

L’Unione europea conferma così la propria determinazione a rafforzare la competitività a lungo termine, con un focus sulla semplificazione normativa e sulla riduzione degli oneri amministrativi, leve essenziali per stimolare investimenti, innovazione e crescita sostenibile.

Nelle conclusioni approvate il 30 settembre, il Consiglio UE ha ribadito l’urgenza di costruire un ecosistema in cui ricerca e innovazione (R&I) siano centrali. Particolare attenzione è stata riservata alle PMI innovative, alla salvaguardia della capacità produttiva europea e alla creazione di un quadro normativo stabile e orientato alle imprese.

In questo contesto, il Innovation Act e il Biotech Act sono strumenti strategici per sostenere l’intera catena del valore: dalla ricerca fondamentale all’adozione dei risultati, dallo sviluppo delle terapie avanzate (ATMP) alla leadership europea negli studi clinici, fino all’adozione di tecnologie emergenti come intelligenza artificiale e calcolo quantistico.

Durante il vertice, i ministri italiani Adolfo Urso e Gilberto Pichetto, insieme ai colleghi francesi e tedeschi, hanno presentato un non paper in vista del lancio dell’IAA – Industrial Accelerator Act – previsto per novembre. L’appello congiunto chiede alla Commissione europea azioni rapide a favore delle industrie energivore, con misure concrete per sostenere la transizione verde e rafforzare la competitività industriale dell’UE.

L’IAA deve diventare il pilastro di una politica industriale europea che protegga le imprese energivore, ossatura della nostra manifattura e della sovranità produttiva”, ha dichiarato il ministro Urso. “Servono energia a costi competitivi, capitali privati per investimenti verdi, regole comuni e difesa da pratiche sleali. Senza interventi tempestivi rischiamo posti di lavoro, capacità produttiva e autonomia strategica”.

Il ministro Pichetto ha aggiunto:

Le imprese energivore sono un pilastro del nostro sistema produttivo. Hanno bisogno di strumenti concreti per affrontare la transizione senza perdere competitività. È fondamentale garantire accesso a fonti pulite a costi sostenibili e ridurre gli oneri di rete sulle energie rinnovabili”.

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