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Dente di leone o tarassaco: fiore, differenze, cura e coltivazione

Dente di leone o tarassaco: fiore, differenze, cura e coltivazione

Il tarassaco, noto anche come dente di leone, è una pianta spontanea che colora i nostri prati con il suo vivace fiore giallo. Spesso considerato un'erbaccia, il tarassaco nasconde in realtà proprietà benefiche e versatilità in cucina. In questo articolo ne esploreremo le caratteristiche, le sue differenze rispetto ad altre piante simili, e forniremo consigli su come curarlo e coltivarlo.?

Le caratteristiche principali del tarassaco (o dente di leone): come riconoscerlo

Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee. Si distingue per le sue foglie basali disposte a rosetta, lunghe e dentellate, che ricordano la forma di un dente di leone, da cui deriva il nome comune. Il fiore è un capolino di colore giallo brillante, composto da numerosi piccoli fiori ligulati. Dopo la fioritura, il fiore si trasforma in una sfera soffice e bianca, comunemente chiamata "soffione", che contiene i semi dispersi dal vento.

Differenze tra tarassaco e altre piante simili

Il tarassaco è spesso confuso con altre piante, come la cicoria, ma ci sono alcune importanti differenze da tenere presenti per non sbagliarsi. Tra queste:

  • Fiori: il tarassaco presenta fiori gialli, mentre la cicoria ha fiori di colore azzurro;
  • Foglie: le foglie del tarassaco sono verdi, con margini dentellati, mentre quelle della cicoria possono presentare venature rossastre;
  • Proprietà nutrizionali: la cicoria è ricca di vitamina K e calcio, mentre il tarassaco è particolarmente ricco di vitamina A e potassio.
Come coltivare il tarassaco: in giardino e/o in vaso

Coltivare il tarassaco è semplice e alla portata di tutti. Può crescere in piena terra senza bisogno di particolari cure, ma si adatta bene anche alla coltivazione in vaso. In giardino, non richiede concimazioni specifiche, a meno che il terreno non sia particolarmente povero: in questo caso, si può intervenire con del compost organico al momento della semina. Se coltivato in vaso, invece, è consigliabile un concime liquido biologico da aggiungere all’acqua ogni dieci giorni durante la primavera e l’estate. In linea di massima, è sempre bene utilizzare un terreno fresco e ben drenato, anche se la pianta è capace di adattarsi a diversi tipi di suolo. Per quanto riguarda l’esposizione, invece, il tarassaco (o dente di leone) cresce bene sia al sole, sia in zone di mezz’ombra. La sua temperatura ideale? 25°, anche se continua a crescere anche quando molte piante vanno in riposo vegetativo.

Dente di leone o tarassaco: semina, annaffiatura e concimazione

Per quanto riguarda semina, irrigazione e concimazione, in realtà le regole non sono poi così difficili da seguire. Partendo dalla semina, bisogna ricordarsi solamente che questa piò avvenire da marzo a maggio, oppure tra fine aprile e giugno direttamente a dimora in piena terra.

L’annaffiatura, invece, deve essere particolarmente regolar durante i periodi caldi (anche due volte al giorno), ma bisogna sempre fare particolare attenzione ai ristagni idrici, nemici principali di ogni pianta.

Infine, la concimazione: in realtà in tarassaco non richiede particolari azioni; in vaso, ad esempio, si può utilizzare un concime liquidi biologico ogni dieci giorni in primavera ed estate.

Cura del tarassaco

Il tarassaco è una pianta resistente, ma alcune attenzioni, se costanti, possono favorirne una crescita particolarmente fruttuosa. Partiamo dalla raccolta: per un consumo alimentare, è consigliabile raccogliere le foglie prima della fioritura, quando sono più tenere e meno amare. Per quanto concerne le malattie, invece, si può stare abbastanza tranquilli. Il dente di leone, infatti, è raramente soggetto a infestazioni, ma può, occasionalmente, essere colpito da oidio, la classica patina bianca che compare sulle foglie. Essendo molto resistente anche ai parassiti, non necessita di trattamenti specifici, anche se è sempre buona norma mantenere pulito il giardino (se coltivato fuori) ed eliminare le foglie marcescenti.

Insomma, coltivare il dente di leone – tarassaco non è assolutamente cosa difficile, anzi. È il fiore che più di tutti incarna la resilienza della natura; spunta ovunque, nei prati, ai bordi delle strade, nei campi incolti e persino tra le crepe dell’asfalto. La sua capacità auto disseminarsi lo rende praticamente inarrestabile: i suoi leggeri pappi, trasportati dal vento, ne diffondono i semi a grande distanza, garantendone la presenza ovunque, dalle pianure fino alle zone montane. Eppure, proprio questa sua straordinaria capacità di adattamento gli ha valso una reputazione controversa: per molti, è solo una pianta infestante, difficile da eliminare e destinata a invadere giardini e orti. Ma guardando oltre i pregiudizi, il tarassaco si rivela una specie sorprendente, utile in fitoterapia, ricca di proprietà benefiche e persino commestibile. Coltivarla è un piacere, ed è pure facile: ecco perché dovreste provare.

La Repubblica

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