ICMA lancia le nuove linee guida per i Climate Transition Bond

Il Comitato Esecutivo dei Green, Social, Sustainability and Sustainability-Linked Bond Principles, supportato dall’International Capital Market Association (ICMA), ha pubblicato le nuove linee guida sulle obbligazioni per la transizione climatica, le Climate Transition Bond Guidelines (CTBG), che introducono per la prima volta l’etichetta “Climate Transition Bond (CTB)”. Un passo avanti per il mercato globale dei bond sostenibili, che vale oltre 6.000 miliardi di dollari e rappresenta la principale fonte di finanziamento privato per la sostenibilità e la decarbonizzazione.
Le nuove linee guida definiscono i criteri e le salvaguardie per l’emissione di obbligazioni destinate a finanziare o rifinanziare progetti di transizione climatica credibili, in particolare nei settori ad alte emissioni. L’etichetta Climate Transition Bond consente agli emittenti (corporate, finanziari, enti sovranazionali e governi) di segnalare in modo trasparente che i fondi raccolti saranno utilizzati per sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, oltre il perimetro tradizionale dei green bond.
L’annuncio è stato dato in occasione della Annual Conference of the Principles a Tokyo, organizzata con la Japan Securities Dealers Association (JSDA). Durante l’evento, ICMA ha presentato anche l’edizione aggiornata del Climate Transition Finance Handbook (CTFH), che integra le CTBG e introduce un nuovo allegato dedicato ai piani di transizione e agli strumenti di valutazione della loro credibilità.
Le CTBG forniscono un quadro operativo per l’emissione di Climate Transition Bond, integrando e ampliando i Green Bond Principles (GBP). Il documento definisce:
- una chiara definizione di “Climate Transition Projects”, quindi dei progetti che abilitano la transizione, accompagnata da criteri di ammissibilità e salvaguardie per evitare il rischio di greenwashing;
- un elenco preliminare (Annex 1) di categorie di progetti eleggibili, come attività volte alla decarbonizzazione industriale, all’efficienza energetica nei trasporti, la produzione di idrogeno a basse emissioni e l’adattamento di infrastrutture ad alto impatto ambientale;
- raccomandazioni specifiche per gli emittenti ad alte emissioni che intendono utilizzare Sustainability-Linked Bonds (SLB) a tema transizione;
- riferimenti a tassonomie, percorsi di decarbonizzazione e roadmap ufficiali, per assicurare coerenza con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e prevenire il “carbon lock-in1“, quindi evitare che i fondi raccolti con obbligazioni “per la transizione climatica” finanzino progetti che, di fatto, perpetuano la dipendenza dai combustibili fossili.
- strumenti per la trasparenza e la rendicontazione, inclusi indicatori di performance, obiettivi misurabili e criteri di revisione indipendente.
Le linee guida non si limitano alla destinazione dei proventi, ma incoraggiano un approccio integrato alla transizione, in cui la credibilità dei piani aziendali e la qualità delle informazioni divulgate diventano fattori centrali per attrarre capitale e mantenere fiducia nel mercato.
L’introduzione dell’etichetta Climate Transition Bond risponde alla crescente esigenza di strumenti in grado di sostenere la decarbonizzazione dei settori “hard-to-abate”, come l’acciaio, il cemento, l’aviazione e la chimica.Attraverso la nuova label, ICMA “intende fornire chiarezza e coerenza agli investitori, facilitando l’identificazione di progetti di transizione con un impatto climatico concreto e misurabile” rende noto l’associazione internazionale.
Le CTBG rappresentano anche un passo verso maggiore integrità di mercato: stabilendo un linguaggio comune e criteri riconosciuti a livello internazionale, contribuiscono a rafforzare la fiducia tra emittenti, investitori e regolatori.Il documento prevede che le linee guida saranno aggiornate periodicamente in base all’evoluzione del mercato e potranno essere integrate da case study, Q&A e ulteriori strumenti pratici nel Guidance Handbook di ICMA.
Come sottolineato nel comunicato ufficiale, il nuovo quadro mira a rendere la finanza sostenibile “più efficace, trasparente e allineata ai percorsi scientificamente coerenti con lo zero netto”.
Con l’adozione delle Climate Transition Bond Guidelines, ICMA compie un passo verso la standardizzazione della finanza di transizione, un segmento destinato a crescere rapidamente nei prossimi anni. L’iniziativa potrebbe accelerare lo sviluppo di un mercato globale più omogeneo, aiutando investitori e aziende a distinguere con maggiore chiarezza i progetti di transizione realmente allineati agli obiettivi climatici internazionali.
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