Macron e Merz chiedono l’abolizione della CSDDD

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto, insieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz, l’abolizione della CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive), la normativa che impone alle aziende di monitorare l’impatto delle loro attività sui diritti umani e sull’ambiente lungo la catena del valore, introdotta dall’UE per garantire una maggiore responsabilità aziendale.

Seguendo l’onda di derogalamentazione sulla sostenibilità che si sta muovendo a livello globale, durante il Choose France International Business Summit, Macron ha presentato la cancellazione della CSDDD come parte di una strategia per ridurre gli oneri normativi e migliorare la competitività delle imprese europee rispetto a quelle di Stati Uniti e Cina. La direttiva, adottata nel maggio 2024, ha già subito modifiche significative, tra cui l’innalzamento della soglia di applicazione da 500 a 1.000 dipendenti, escludendo così circa l’80% delle aziende inizialmente coinvolte.

Nel quadro del processo Omnibus avviato dalla Commissione Europea a febbraio 2025, l’attuazione della CSDDD è stata posticipata al 2028, con ulteriori modifiche proposte, tra cui la riduzione della frequenza del monitoraggio da annuale a ogni cinque anni e la limitazione delle informazioni richieste alle piccole imprese.

Macron ha chiarito che la sua posizione non riguarda solo una semplificazione della normativa, ma la sua completa eliminazione. La sua dichiarazione segue quella di Merz, che aveva già chiesto la cancellazione totale della direttiva durante una visita a Bruxelles.

Questa mossa rappresenta un’escalation nella spinta dell’UE verso una deregolamentazione pro-business, che solleva sempre più interrogativi sul futuro delle politiche europee in materia di sostenibilità e diritti umani.