Dal 1980, il Mar Mediterraneo si è riscaldato di 0,4 gradi ogni decennio.

Roma, 8 luglio (EFE).- Il Mediterraneo si sta riscaldando al 20% più velocemente della media globale e le ondate di calore marine stanno diventando più frequenti, provocando un aumento delle temperature di 0,4 gradi Celsius ogni decennio dal 1980, ha riferito martedì il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC).
L'organizzazione ha pubblicato un rapporto in occasione della Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, evidenziando che le ondate di calore nella regione, che ospita 500 milioni di persone in 22 paesi, sono aumentate in frequenza, durata e intensità.
Ciò, sostiene, contribuisce a un aumento della temperatura della superficie del mare di circa 0,4 °C ogni decennio a partire dagli anni '80, superando la media oceanica globale.
"Questi eventi estremi non sono più un'eccezione, ma parte di una preoccupante tendenza che ha portato a numerosi episodi", ha affermato Emanuela Clementi, direttrice della ricerca sui sistemi di previsione oceanica regionale presso l'UNFCCC.
A livelli recordLo scorso giugno, le temperature superficiali del Mediterraneo hanno raggiunto livelli record, con picchi superiori a 4 °C al largo delle coste di Francia e Spagna.
«Quest'anno le temperature di giugno sono state superiori alla media in quasi tutto il bacino, con alcune aree della zona occidentale che hanno registrato anomalie fino a +5°C rispetto al periodo di riferimento», ha aggiunto Clementi.
Da parte sua, la ricercatrice Giulia Bonino ha osservato che dall'inizio degli anni '80 il Mediterraneo si è riscaldato di circa 0,4 °C ogni decennio, più velocemente della media globale degli oceani, e che è proprio questo riscaldamento ad aver causato ondate di calore marine più frequenti e gravi negli ultimi 20 anni.
L'agenzia ha inoltre avvertito che le ondate di calore sono collegate a "grandi incendi nell'Europa mediterranea meridionale", poiché le temperature estreme alimentano incendi boschivi "su larga scala e ad alta intensità" in grado di distruggere foreste, danneggiare habitat e minacciare l'agricoltura e il turismo.
Il nuovo studio condotto dall'UNFCCC, "Il crescente legame tra ondate di calore e megaincendi: prove dai paesi mediterranei dell'Europa meridionale", rileva che l'aumento delle ondate di calore sta incrementando il rischio e la gravità di questi incendi in paesi come Italia, Spagna e Grecia, perché la combinazione di condizioni di siccità e temperature elevate crea le circostanze ideali per incendi di vasta portata.
Per affrontare questa situazione, gli scienziati dell'UNFCCC si affidano a modelli climatici avanzati, sistemi di allerta precoce e all'uso dell'intelligenza artificiale per migliorare la previsione e la risposta a questi fenomeni e aiutare le comunità ad adattarsi e a proteggersi dai cambiamenti climatici.
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