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Energia distribuita ed ecodesign: un percorso necessario verso la sostenibilità. Di Antía Míguez (Genesal Energy)

Energia distribuita ed ecodesign: un percorso necessario verso la sostenibilità. Di Antía Míguez (Genesal Energy)

Di Antía Míguez, Coordinatrice della sostenibilità presso Genesal Energy

Per decenni, la generazione di energia di riserva è sempre stata una tecnologia essenziale, sebbene rimasta in gran parte invisibile. La sua missione era – e continua a essere – quella di garantire il funzionamento di infrastrutture critiche, ospedali, data center e settori chiave in caso di guasto della rete. Tuttavia, il suo ruolo è stato tradizionalmente associato a un notevole impatto ambientale, in particolare a causa della sua dipendenza da combustibili inquinanti come il gasolio. Oggi, questa narrazione sta cambiando. Lo fa per necessità, ma anche per convinzione.

Ci troviamo in un'epoca di trasformazione accelerata, in cui la sostenibilità è diventata un pilastro strategico per tutti i settori dell'economia globale, compresi quelli tradizionalmente industriali, come il settore della produzione di energia elettrica. In questo senso, la pressione normativa, l'impegno sociale e il progresso tecnologico si stanno unendo per aprire una nuova strada: una produzione di energia più pulita, efficiente e responsabile.

Progettare con consapevolezza ambientale

Integrare criteri ambientali nella produzione di energia di riserva richiede di ripensare l'intero ciclo di vita delle apparecchiature. Ed è qui che entra in gioco l'ecodesign: una metodologia che non si limita alla riduzione degli sprechi o all'utilizzo di materiali riciclabili, ma affronta la radice del problema. In altre parole, si estende fin dalla concezione stessa del prodotto.

Applicare l'ecodesign a un gruppo elettrogeno significa analizzare fin dall'inizio come minimizzarne l'impatto ambientale senza comprometterne le prestazioni tecniche o l'affidabilità. Ciò implica lavorare con materiali più sostenibili, ridurre il peso e il volume dell'apparecchiatura, dare priorità a componenti modulari e riparabili e optare per combustibili alternativi come l'HVO (olio vegetale idrotrattato), che può ridurre significativamente le emissioni di carbonio rispetto al diesel convenzionale.

Efficienza e sostenibilità come motore del cambiamento

Ma questa non è un'aspirazione futura. Esistono già quadri normativi e certificazioni internazionali, come la ISO 14006, che consentono un approccio sistematico e misurabile all'ecodesign in ambito industriale. Integrarlo è fondamentale perché, oltre a migliorare l'efficienza ambientale del prodotto, può generare reali vantaggi competitivi: maggiore durata, minori costi di manutenzione e allineamento con gli obiettivi ESG che clienti, investitori e governi stabiliscono come standard.

Oltre al suo impatto ambientale, l'ecodesign offre anche vantaggi tangibili per l'industria. Ottimizza i processi produttivi, riduce il consumo energetico nella produzione e nel trasporto e riduce al minimo gli sprechi generati in ogni fase. Ma stimola anche l'innovazione: ci obbliga a ripensare i componenti, riprogettare gli elementi, ricercare nuovi materiali e lavorare con soluzioni più intelligenti, come sistemi di controllo più efficienti o architetture ibride.

Trasformare il modello produttivo z

Inoltre, risponde a una crescente domanda di mercato: clienti che apprezzano – e richiedono – soluzioni che uniscano affidabilità e rispetto per l'ambiente. In settori in cui la continuità operativa è fondamentale, come ospedali o data center, offrire sistemi di backup sostenibili non è più solo un valore aggiunto: è una condizione essenziale per partecipare ai grandi progetti del futuro.

D'altro canto, questo approccio aiuta le aziende ad anticipare le future normative ambientali, che diventeranno sempre più stringenti. Investire nell'ecodesign oggi è, in un certo senso, un altro modo per rafforzare la competitività nel medio e lungo termine.

La sostenibilità nella generazione distribuita non può essere intesa come un'appendice del processo produttivo. Deve essere strutturale. Ciò implica l'integrazione di criteri ambientali dalla progettazione del prodotto alla logistica, inclusa la selezione dei fornitori, il modello di assistenza post-vendita e la gestione del fine vita delle apparecchiature.

Costruire un futuro energetico più pulito

L'ecodesign è, in questo senso, una leva per una trasformazione più profonda: obbliga le aziende a rivedere i propri processi in una prospettiva trasversale e a integrare la sostenibilità come parte del DNA aziendale, non come un'azione isolata o una tantum.

Inoltre, queste pratiche consentono loro di rispondere in modo proattivo alle esigenze di settori sempre più regolamentati e impegnati nella transizione energetica, come sanità, tecnologia e industria. Per questi settori, disporre di soluzioni di backup sostenibili li aiuta a ridurre il proprio impatto ambientale, proteggendo al contempo la continuità operativa e rispettando gli impegni ambientali.

Oggi, pensare alla sostenibilità nel settore energetico non significa rinunciare all'affidabilità. Al contrario, significa costruire soluzioni più robuste, adattabili e con un impatto ambientale ridotto. L'energia distribuita del futuro sarà più silenziosa, ma soprattutto meno inquinante e più efficiente. E questo cambiamento inizia fin dalla fase di progettazione.

E, in questo processo di cambiamento, alcune aziende stanno già adottando misure concrete. È il caso di Genesal Energy, pioniera nell'applicazione della norma ISO 14006 alla progettazione di gruppi elettrogeni, che ha integrato con successo i criteri di ecodesign lungo tutta la sua catena del valore, dalla progettazione iniziale alla consegna del prodotto finale. Il suo impegno dimostra che è possibile coniugare affidabilità tecnica e responsabilità ambientale e che la trasformazione sostenibile del settore è necessaria e perfettamente praticabile. E questo inizia da chi osa riprogettarlo da zero.

Antía Míguez Coordinatore per la sostenibilità presso Genesal Energy

Informazioni su @CDOverde Arturo Larena, direttore di EFEverde.com, modera la discussione al Forum Última Hora/Valores organizzato dal Gruppo Serra a Palma di Maiorca.

Green Opinion Makers #CDO è un blog collettivo coordinato da Arturo Larena , direttore di EFEverde

Questa rubrica può essere riprodotta liberamente, citando gli autori e EFEverde.

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Questo blog "green influencer" è stato finalista agli Orange Journalism and Sustainability Awards 2023 nella categoria "nuovi formati".

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