La costa pacifica dell'America Centrale è la più colpita dalle bottiglie di plastica.

Barcellona (Spagna), 24 luglio (EFE).- I paesi latinoamericani sulla costa del Pacifico più colpiti dall'inquinamento da bottiglie di plastica sono quelli dell'America Centrale, secondo uno studio internazionale condotto dall'Università di Barcellona (UB), nel nord-est della Spagna.
Lungo oltre 12.000 chilometri di costa del Pacifico, dal Messico al Cile, comprendendo isole come Rapa Nui (Isola di Pasqua), le Isole Galapagos e Robinson Crusoe, i ricercatori hanno analizzato un totale di 92 spiagge continentali, 15 spiagge insulari e 38 insediamenti umani.
Secondo l'UB, il lavoro, pubblicato sul Journal of Cleaner Production, ha riguardato Messico, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Ecuador, Perù e Cile.
Plastica di provenienza localeLo studio è stato possibile grazie al coinvolgimento e alla collaborazione di un migliaio di volontari e decine di organizzazioni sociali, che hanno raccolto i rifiuti, che sono stati poi analizzati per determinare quantità, tipologia e provenienza degli imballaggi in plastica.

Secondo i ricercatori, l'analisi ha stabilito che i Paesi più colpiti dalle bottiglie di plastica sono quelli dell'America Centrale, probabilmente a causa dell'elevato consumo di bevande in contenitori di plastica, della cattiva gestione dei rifiuti e del trasporto attraverso le correnti oceaniche.
Molte delle bottiglie e dei tappi di plastica che inquinano le coste del Pacifico dei paesi latinoamericani sono di origine locale e nazionale.
Rafforzare la gestione locale dei rifiutiGli autori dello studio mettono quindi in guardia dall'urgente necessità di rafforzare la gestione locale dei rifiuti e di attuare azioni a livello regionale per ridurre l'impatto ambientale di questi prodotti.
Secondo lo studio, la raccolta ha trovato bottiglie di 356 marchi appartenenti a 253 aziende, tra cui i giganti The Coca-Cola Company, Aje Group e PepsiCo.
Sulle coste delle isole oceaniche sono più abbondanti le bottiglie di origine asiatica, probabilmente gettate dalle barche e trasportate dalle correnti.
Il 53% delle bottiglie e dei tappi per bevande raccolti presentava date visibili, mentre il 59% degli articoli con origine identificabile proveniva da paesi della regione latinoamericana del Pacifico.
Gli oggetti più antichi erano una bottiglia di Powerade del 2001 rinvenuta su una spiaggia peruviana continentale e una bottiglia di Coca-Cola del 2002 ritrovata su un'isola cilena.
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