Tecnologia e scienza si uniscono per creare coralli più resistenti alle Seychelles e proteggere gli ecosistemi marini. Di Jamie Craggs e Nirmal Shah

Dott. Jamie Craggs, scienziato marino e co-fondatore del Coral Spawning Lab
Dott. Nirmal Shah, CEO di Nature Seychelles
Le barriere coralline sono ecosistemi vitali per le aree costiere: sostengono la pesca locale, proteggono le coste dalle tempeste, attraggono il turismo grazie alla loro biodiversità e ospitano il 25% delle specie marine. Tuttavia, lo sbiancamento e lo stress termico derivanti dai cambiamenti climatici hanno gravemente danneggiato le barriere coralline in tutto il mondo. Si stima, infatti, che negli ultimi decenni ne sia scomparso il 50%.
Per comprendere e cercare di invertire questa situazione, sono in corso ricerche approfondite in tutto il mondo. Esistono diversi metodi per promuovere la crescita e il recupero dei coralli. In molti casi, il ripristino delle barriere coralline si è basato sulla tecnica del "coral gardening", in cui frammenti di barriere coralline esistenti vengono selezionati, coltivati in vivai, sulla terraferma o sott'acqua, e successivamente trapiantati in aree degradate.
Tuttavia, poiché questo processo dà origine a una barriera corallina popolata da coralli geneticamente identici, la tecnica non riesce a creare coralli in grado di resistere in modo costante a fenomeni dannosi, come lo sbiancamento.
Questa mancanza di diversità genetica nelle barriere coralline coltivate rappresenta una debolezza critica, rendendo questa tecnica una soluzione temporanea piuttosto che una strategia a lungo termine per migliorare la salute e la resilienza delle barriere coralline.
Alla ricerca di una banca genetica di specie di corallo più resistentiIn questo contesto, è nata questa alleanza pionieristica tra Canon, Coral Spawning Lab (CSL) e la ONG Nature Seychelles con un progetto in cui cerchiamo di combinare scienza e tecnologie di imaging all'avanguardia per rigenerare i coralli.
Attualmente stiamo lanciando il primo laboratorio di allevamento dei coralli nell'Oceano Indiano occidentale, applicando metodi innovativi per ripristinare e proteggere le barriere coralline dal riscaldamento globale.
Questo laboratorio di riproduzione dei coralli a terra sarà situato all'interno dell'attuale struttura ARC (Assisted Recovery of Corals) e sarà dotato di tecnologie di imaging avanzate fornite da Canon. Utilizzando queste fotocamere ad alta risoluzione e sistemi di fotomicrografia e fotogrammetria, saremo in grado di documentare il processo di riproduzione dei coralli con un livello di dettaglio mai visto prima. Questo ci permetterà di comprendere le condizioni ottimali per la riproduzione dei coralli in questa regione e di cercare di aumentarne i tassi di sopravvivenza, supportando al contempo varietà genetiche più resistenti ai problemi derivanti dal riscaldamento globale. Inoltre, la possibilità di catturare immagini e video di alta qualità, anche dei coralli più giovani, consentirà la divulgazione scientifica al pubblico.

• Credito: fornito da Canon/Coral Spawning Lab
Il Coral Spawning Lab è la prima struttura del suo genere nella regione. A differenza dei progetti tradizionali che operano direttamente nell'oceano, questo laboratorio riproduce le condizioni oceaniche controllate sulla terraferma utilizzando tecnologie innovative, come sistemi di riproduzione per coralli che simulano il ciclo lunare per indurne la riproduzione, e canali a V che imitano il flusso naturale delle correnti per promuovere l'insediamento e la crescita delle larve di corallo.
In questo modo, utilizzando questa configurazione, la deposizione delle uova dei coralli può essere indotta durante il giorno utilizzando luce artificiale. Ciò aumenta la produzione di larve di corallo sane ed elimina la pressione dei predatori marini sui giovani, che fino ad ora ha portato ad alti tassi di mortalità. Inoltre, i parametri ambientali e la chimica dell'acqua sono attentamente regolati per massimizzare la crescita dei coralli appena germinati.

• Crediti: Canon/Coral Spawning Lab
La tradizionale tecnica di "giardinaggio" prevede il taglio di frammenti di coralli esistenti, la loro coltivazione in vivai e il loro trapianto in barriere coralline degradate. Il problema è che questi frammenti sono cloni geneticamente identici del corallo madre, il che riduce significativamente la diversità genetica della popolazione ripristinata. Questo trasforma queste barriere coralline in soluzioni temporanee: tutti i coralli, essendo uguali, possono soccombere insieme allo stesso stress ambientale (ad esempio, un episodio di alte temperature).
Al contrario, la riproduzione sessuale controllata che perseguiamo in questo nuovo laboratorio genera una prole con geni misti, replicando la diversità naturale delle barriere coralline. Durante la deposizione delle uova, i coralli rilasciano uova e spermatozoi che si fondono per formare nuovi genotipi. Questo aumenta la probabilità che alcuni individui ereditino una maggiore resistenza termica o tolleranza alle malattie.

• Crediti: Canon/Coral Spawning Lab
In definitiva, con questo progetto speriamo di aumentare la resilienza delle barriere coralline delle Seychelles e di fungere da modello per altre nazioni insulari e regioni del mondo. Inoltre, il caso delle Seychelles è un esempio cruciale. Circa metà dei suoi coralli è scomparsa a causa di una recente ondata di calore, il che sottolinea l'urgenza di proteggere i coralli rimanenti.
I coralli non sono solo un patrimonio naturale, ma anche il fondamento dell'economia e della cultura locale. Barriere coralline sane favoriscono la pesca, il turismo subacqueo e fungono da frangiflutti naturali in un paese di piccole isole. In altre parole, questa partnership fa parte di un futuro più sostenibile per le isole e, pertanto, il ripristino dei coralli è sinonimo di salvaguardia del futuro delle comunità costiere. Attraverso questa partnership, miriamo a supportare le comunità locali che lavorano per rafforzare questi ecosistemi per le generazioni future, fornendo loro i dati necessari per rigenerare con successo le barriere coralline e formando la popolazione locale che gestirà la struttura.
In breve, il progetto si distingue per il suo approccio innovativo, che unisce le competenze scientifiche del Coral Spawning Lab, la missione di conservazione di Nature Seychelles e della popolazione locale, e la tecnologia di imaging di Canon. Questo sforzo congiunto dimostra come tecnologia e scienza possano collaborare per proteggere una risorsa naturale essenziale, generando un impatto positivo sia a livello locale che globale, fungendo da esempio globale grazie ai dati e alle tecniche sviluppate, che saranno condivisi con altri progetti di ripristino della barriera corallina in tutto il mondo.

• Crediti: Canon/Coral Spawning Lab
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