L'APS annuncia il ribaltamento e prevede di pubblicare l'avviso VTMIS a maggio

I due progetti sono considerati prioritari per ottimizzare le operazioni del più grande porto del Paese
Il presidente dell'Autorità Portuale di Santos (APS), Anderson Pomini, ha aggiornato giovedì (8) il programma di due importanti progetti per il complesso portuale, dopo la firma di un accordo tra l'APS e l'Associazione Commerciale di San Paolo (ACSP). La demolizione degli scogli nel canale portuale dovrebbe iniziare a giugno. Si tratta della prima fase dei lavori di dragaggio di approfondimento, che aumenteranno il pescaggio a 16,5 metri. L'obiettivo dell'APS è di completare questo lavoro entro il 2026.
Secondo uno studio ricevuto dall'autorità portuale, l'infrastruttura navigabile del porto, che comprende il canale di navigazione, le aree di accesso e gli ormeggi, presenta 31 punti con rocce che ne impediscono l'approfondimento. Il volume delle rocce è stimato in 10 mila metri cubi.

Secondo Pomini, dopo aver completato l'approfondimento a 16,5 metri, APS intende realizzare lavori per raggiungere i 17 metri di profondità, tramite la concessione del canale. Foto: Rodrigo Silva
Dopo aver completato l'approfondimento a 16,5 metri, APS intende realizzare lavori per raggiungere i 17 metri di profondità, tramite la concessione del canale, previsti per il 2026. Il dragaggio per i 17 metri dovrebbe essere completato nella seconda metà del prossimo anno, secondo il presidente dell'autorità portuale.
Pomini ha inoltre affermato che l'avviso per l'implementazione del Vessel Traffic Management and Information System (VTMIS) dovrebbe essere pubblicato entro la fine di maggio.
VTMIS è un sistema elettronico di assistenza alla navigazione che consente il monitoraggio attivo e in tempo reale del traffico acqueo. Funziona come strumento di gestione e condivisione dei dati, integrando un grande volume di informazioni provenienti da dispositivi e sensori. L'obiettivo è garantire la sicurezza e l'efficienza della navigazione e delle operazioni portuali, preservare la vita umana in mare e proteggere l'ambiente nelle aree con elevato movimento di navi o rischio di incidenti gravi.
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