Il petrolio sale di oltre il 2% mentre gli investitori valutano le prospettive di mercato, i dazi e le sanzioni

Venerdì i prezzi del petrolio sono saliti di oltre il 2%, poiché l' Agenzia Internazionale per l'Energia ha dichiarato che il mercato è più teso di quanto appaia, mentre al centro dell'attenzione ci sono anche i dazi statunitensi e le possibili ulteriori sanzioni contro la Russia.

I future sul greggio Brent hanno chiuso in rialzo di 1,72 dollari, pari al 2,5%, a 70,36 dollari al barile. Il greggio West Texas Intermediate statunitense ha guadagnato 1,88 dollari, pari al 2,8%, a 68,45 dollari al barile.

Nel corso della settimana, il Brent è salito del 3%, mentre il WTI ha avuto un guadagno settimanale di circa il 2,2%. L'AIE ha affermato che il mercato petrolifero globale potrebbe essere più ristretto di quanto sembri, con la domanda sostenuta dal picco estivo di attività di raffinazione per soddisfare i viaggi e la produzione di energia. I contratti Brent di settembre per il mese in corso venivano scambiati con un premio di circa 1,20 $ rispetto ai future di ottobre. "Il mercato sta iniziando a rendersi conto che le scorte sono scarse", ha affermato Phil Flynn, analista senior di Price Futures Group.

Questa settimana , le aziende energetiche statunitensi hanno ridotto il numero di impianti di perforazione di petrolio e gas naturale operativi per l'undicesima settimana consecutiva, ha dichiarato la società di servizi energetici Baker Hughes. L'ultima volta che ciò è accaduto è stato nel luglio 2020, quando la pandemia di COVID-19 ha ridotto la domanda di carburante.

Nonostante la tensione del mercato a breve termine, l'AIE ha alzato le sue previsioni di crescita dell'offerta quest'anno, riducendo al contempo le sue previsioni di crescita della domanda, il che implica un mercato in surplus. " L'OPEC+ aumenterà rapidamente e significativamente il livello di offerta di petrolio. C'è il rischio di un eccesso di offerta significativo. Nel breve termine, tuttavia, i prezzi del petrolio rimangono sostenuti", hanno affermato gli analisti di Commerzbank. L'OPEC+ è l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, tra cui la Russia. A ulteriore supporto delle prospettive di prezzo a breve termine, il vice primo ministro russo Alexander Novak ha affermato che la Russia compenserà la sovrapproduzione rispetto alla sua quota OPEC+ quest'anno nel periodo agosto-settembre. Un altro segno di una robusta domanda a breve termine è stata la prospettiva che l'Arabia Saudita spedisca circa 51 milioni di barili di petrolio greggio in agosto alla Cina, la più grande spedizione di questo tipo in più di due anni. Su una base a lungo termine, tuttavia, l'OPEC ha tagliato le sue previsioni per la domanda globale di petrolio nel periodo 2026-2029 a causa del rallentamento della domanda cinese nel suo World Oil Outlook 2025, pubblicato giovedì. Il ministero dell'energia dell'Arabia Saudita ha affermato venerdì che il regno ha rispettato pienamente il suo obiettivo di produzione volontario OPEC+. Giovedì, entrambi i contratti futures di riferimento hanno perso oltre il 2% poiché gli investitori sono preoccupati per l'impatto dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla crescita economica globale e sulla domanda di petrolio. Trump ha detto a NBC News giovedì che farà una "importante dichiarazione" sulla Russia di lunedì, senza fornire ulteriori dettagli. Trump ha espresso frustrazione nei confronti del presidente russo Vladimir Putin a causa della mancanza di progressi nel porre fine alla guerra in Ucraina e dell'intensificarsi dei bombardamenti russi sulle città ucraine.

La Commissione europea è pronta a proporre questa settimana un tetto massimo variabile al prezzo del petrolio russo come parte di una nuova bozza di pacchetto di sanzioni, ma la Russia ha affermato di avere una "buona esperienza" nell'affrontare e ridurre al minimo tali sfide.