Slovnaft riduce la capacità prevista del suo centro di recupero energetico dei rifiuti

Slovnaft, la filiale slovacca del Gruppo Mol, ha annunciato importanti aggiornamenti al suo Centro di Recupero Energetico dei Rifiuti (CEZO) a Bratislava. La capacità dell'impianto sarà ridotta del 30%, portandola a 220.000 tonnellate all'anno, con un nuovo focus sul trattamento di una maggiore quantità di rifiuti industriali (il 35% della capacità totale), oltre al 54% di rifiuti urbani e all'11% di rifiuti liquidi, principalmente fanghi. Questo cambiamento risponde all'esigenza della Slovacchia di migliori soluzioni per i rifiuti industriali, con un investimento stimato di 320 milioni di euro, secondo Slovnaft.
Secondo il vice primo ministro e ministro dell'Ambiente slovacco, Tomáš Taraba, il piano di investimenti originariamente presentato per l'impianto era sovradimensionato e inaccettabile per il governo. "Non permetteremo certo che la Slovacchia diventi il bidone della spazzatura d'Europa", ha concluso Taraba.
Slovnaft sostiene che i piani rivisti riflettano le esigenze del Ministero e del pubblico in generale. CEZO dovrebbe essere costruito all'interno della raffineria di Slovnaft, per poter utilizzare l'infrastruttura esistente e le misure di sicurezza avanzate, tra cui un sistema di protezione delle falde acquifere con 799 pozzi. CEZO tratterà solo rifiuti non riciclabili, che attualmente finiscono in discarica o inceneritori senza che il calore generato venga utilizzato. Produrrà così tanta energia dai rifiuti che potrebbe raddoppiare l'attuale fornitura di calore per Bratislava. Slovnaft sarebbe quindi in grado di fornire calore a un quarto di Bratislava con calore prodotto da combustibili non fossili. Sostituendo il gas naturale, CEZO risparmierà circa 70.000 tonnellate di CO₂ all'anno, secondo l'azienda.
Slovnaft smentisce le voci sull'importazione di rifiuti dall'Ungheria, sottolineando che CEZO gestirà solo rifiuti locali. Il progetto è in linea con gli impegni assunti dalla Slovacchia nell'UE per ridurre l'uso delle discariche al 10% entro il 2035 e migliora la gestione dei rifiuti industriali. CEZO, che sostituirà un inceneritore di fanghi degli anni '70, dovrebbe essere completato entro il 2030.
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